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Repetita iuvant

Siamo persuasi che in certe menti sconvolte dalla follia dell'autoesaltazione o dalla cecità della presunzione, le convinzioni elaborate dal pregiudizio permangano fino a che morte non le separi. Tuttavia, a chi si ritiene soggetto permeabile all'informazione e alla cultura personale, ribadiamo cose che dovrebbero essere già acquisite dal buonsenso se non dalla propria dottrina.



Col diploma si può accedere all'esame di Stato.... PDF Stampa E-mail

Col diploma di istituto tecnico industriale o istituto tecnologico si può accedere all'esame di Stato per l'abilitazione di Perito Industriale solo ed esclusivamente se si è iniziato un praticantato (con formale iscrizione nel registro dei praticanti) prima del 29 maggio 2021. Dopo questa data, in base alla L. 89/16 sarà indispensabile almeno una laurea triennale o una laurea professionalizzante.

Prospetto schematico.

Aggiornamenti e rinvio del termine del 2021 al 2024. Con la L. 108/21 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, recante governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure.", all' art. 55 bis: "Regime transitorio di accesso alla professione di perito industriale. 1. All'articolo 1-septies, comma 2, del decreto-legge 29 marzo 2016, n. 42, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2016, n. 89, le parole: «per un periodo di cinque anni dalla medesima data. Per il medesimo periodo,» sono sostituite dalle seguenti: «fino al 31 dicembre 2024. Fino alla medesima data»."
 
I diplomi della riforma Gelmini 2° atto PDF Stampa E-mail

In base all'art. 1 -septies della L. 89/16, oltre alla laurea specifica, sono validi per l'ammissione al praticantato ed all'esame di abilitazione - fino alla sessione 2021 - anche i diplomi del previgente ordinamento.

In tale ottica, secondo alcune interpretazioni, potrebbero essere ricompresi anche i diplomi dei "nuovi istituti tecnici" settore tecnologico che, ferma restando l'impossibilità a essere classificati di "perito industriale", potrebbero accedere alle varie specializzazioni dell'albo dei periti industriali a seconda delle articolazioni.

A puro titolo di esempio:

  • indirizzo elettrotecnica ed elettronica articolazione elettronica -> specializzazione: elettronica e telecomunicazioni;
  • costruzione ambiente e territorio (CAT) articolazioni: Costruzioni o Ambiente o Territorio -> specializzazione: Edilizia;
  • costruzione ambiente e territorio (CAT) articolazione: Geotecnico -> specializzazione: industria mineraria.

Confluenze nuovo ordinamento (tabella elaborata dal CNPI).

Qualora il Collegio territoriale dei periti industriali dovesse esprimere diniego all'iscrizione del richiedente nel registro dei praticanti, va esperito un ricorso al giudice ordinario.

 
I diplomi della riforma Gelmini PDF Stampa E-mail

Dal 2015, sui nuovi diplomi di istituto tecnico -settore tecnologico- oltre all'indirizzo (elettrico ed elettronico, meccatronico, ambientale, trasporti e logistico ecc.), la dicitura "perito industriale", come pure quella di "geometra" o "perito agrario" nei rispettivi indirizzi non ci sarà, dunque i titolari di questi diplomi non possono ftegiarsi di tali titoli professionali e delle loro abbreviazioni. Ciò non per mero vizio di forma, ma per la sostanziale differenza curriculare dei nuovi percorsi che ha radici già nel 1992 con la riforma "Brocca".

 
Il diploma dei nuovi istituti tecnici PDF Stampa E-mail

Accessi chiusi all'albo dei periti industriali per i nuovi diplomati dei Nuovi Istituti Tecnici della riforma Gelmini (i primi previsti nel giugno 2015) che, se vorranno accedere a una libera professione, dovranno comunque conseguire almeno una laurea triennale.

Il 15 novembre 2014, i periti industriali hanno preso, pressochè unanimemente, la decisione di porre il titolo di laurea come vincolo indispensabile per l'esercizio della loro attività professionale.

Rimane aperta la possibilità di accedere all'albo per coloro che sono in possesso del vecchio diploma di perito industriale rilasciato fino a giugno 2014, per i 5 anni successi all'approvazione della L. 89/16 di modifica della L. 17/90 pubblicata sulla G.U.

Diversa iniziativa, invece, è stata assunta dai geometri che, contrariamente alla loro iniziale netta posizione contraria all'ingresso dei diplomati degli Istituti Tecnici settore Tecnologico indirizzo CAT (costruzioni, ambiente e territorio) si dicono ora pronti ad accogliere questa nuova figura insieme ai periti agrari per il coorispondente diploma.

E' d'uopo ricordare che la scelta di ammettere all'albo soggetti con un titolo di studio conseguito al termine di un monte ore di lezioni nettamente inferiore rispetto a quello originario, comporterà la collocazione della categoria nella fascia DSE - Diploma (post-secondary education), including Annex II (ex 92/51, Annex C,D) , Art. 11 c con evidenti ripercussioni anche sulle competenze professionali.

La sensazione che molti osservatori avvertono da tali posizioni contrastanti è che, in forza all'azione dominante esercitata dagli ordini e collegi monopolisti si voglia contemporaneamente non rinunciare a battere cassa con le iscrizioni agli albi dei futuri diplomati collocandoli in una sorta di "sezione C" con competenze ulteriormente sminuite.

 
Differenza tra ordini e collegi professionali PDF Stampa E-mail

La definizione di "ordine" deriva dalle corporazioni ordinistiche medievali, poi riprese dalle legislazioni fascista e repubblicana del '900.

La denominazione di "ordine professionale" viene di solito associata a quelle professioni per le quali è richiesto un titolo di studio di livello non inferiore alla laurea (e tipicamente la laurea magistrale), oltre ovviamente al superamento del relativo esame di abilitazione.

Invece per le professioni per le quali è sufficiente un diploma di scuola secondaria superiore o una laurea triennale, si usa di solito la denominazione di "collegio professionale" che non ha affatto lo scopo di una distinzione diminutiva, ma di una mera praticità terminologica: "collegio = collegialità = colleganza".

Tale distinzione non è, comunque, seguita in modo rigoroso dal legislatore (ad esempio, l'Ordine dei giornalisti o quello dei consulenti del lavoro ha tale denominazione, nonostante non sia richiesta la laurea per l'esercizio della professione), mentre per i notai si parla di collegio notarile, nonostante sia prescritta da sempre la laurea in giurisprudenza (oggi laurea magistrale).

Inoltre, il collegio degli infermieri comprende professionisti che oggi devono possedere almeno la laurea e, in taluni casi, anche la laurea magistrale in scienze infermieristiche.

Gli ordini e i collegi professionali in italia hanno il medesimo ruolo monopolista di tenuta e controllo degli albi dei professionisti iscritti, normalmente su base provinciale, e non vi è alcuna posizione predominante o di sudditanza gerarchica tra loro.

 
Il diploma di istituto professionale PDF Stampa E-mail

Il diploma quinquennale di istituto professionale (V.O.) conseguito fino all'A.S. 2013/2014 dopo il triennio qualificante + biennio post-qualifica per "tecnico delle industrie", ovvero (N.O.), conseguito dall'A.S. 204/2015, quinquennale, di Manutenzione e Asistenza Tecnica o Produzioni Industriali o quadriennale di "Tecnico delle Industrie" dei percorsi IeFP nei diversi settori dell'industria e dell'artigianato non è in alcun modo equiparabile a quello di perito industriale e non dà titolo per l'accesso al relativo albo professionale. Analoga considerazione va fatta per l'uso del titolo e la sue abbreviazione "per. ind.", riservate esclusivamente ai diplomati degli istituti tecnci industriali in possesso, appunto, dello specifico diploma di perito industriale.

 
Chi è già iscritto all'albo e ha un secondo diploma PDF Stampa E-mail

Chi è già iscritto all'albo e ha un secondo diploma di perito industriale in una specializzazione diversa da quella dell'iscrizione, viene esonerato dal periodo di pratica professionale e può presentare istanza per l'ammissione agli esami di abilitazione, previa formale iscrizione e cancellazione ad horas nel registro dei praticanti. Dopo aver conseguito l'abilitazione, potrà chiedere l'iscrizione all'albo anche per questa seconda specializzazione con il medesimo numero d'iscrizione e senza dover corrispondere, di norma, alcun importo aggiuntivo sul contributo annuale dovuto al Collegio.

 
La differenza tra geometra e perito industriale edile PDF Stampa E-mail

Rispetto al Geometra, concepito come tecnico topografico catastale, erede della precedente figura del perito agrimensore con una più ampia elencazione di attività esplicitate per ristretti ambiti, il Perito Industriale Edile è un tecnico concepito più per competenze professionali sulle costruzioni e le tecnologie edilizie in ambito industriale, civile ed idraulico "...senza pregiudizio di quanto disposto da speciali norme legislative...".

 
Le competenze dei per. ind. laureati PDF Stampa E-mail

Le competenze professionali dei periti industriali laureati sono le medesime previste per i periti industriali ai sensi dell'art. 16 del R.D. 275/29. Non vi sono sezioni nell'albo professionale dei periti industriali e non vi è alcun privilegio o sudditanza gerarchica o morale tra gli iscritti all'albo in funzione dei rispettivi titoli di accesso.

 
All'esame di abilitazione... PDF Stampa E-mail

All'esame di abilitazione è consigliabile portare con sè: un manuale tecnico, preferibilmente quello del perito industriale; raccolta di leggi e normative relative alla professione non commentate; una calcolatrice scientifica non programmabile; attrezzature da disegno, scrittura e... un vocabolario.

 
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