Pagamenti ai professionisti con moneta elettronica e crediti di imposta per incoraggiare gli investimenti privati nella realizzazione di infrastrutture. Sono alcune delle ricette per la crescita messe a punto dal Governo e approvate in Consiglio dei Ministri, almeno fino quando la politica dei parlamentari attuali non manderà tutto all'aria come è stato fatto recentemente per la liberalizzazione delle professioni.

Se le novità del ddl fossero confermate anche dal passaggio parlamentare, per i professionisti dal primo gennaio 2014 diventerebbe obbligatorio accettare i pagamenti con moneta elettronica, effettuati ad esempio con carte di debito e bancomat.

Le modalità operative per l’attuazione di questo cambiamento saranno definite con uno o più decreti ministeriali emanati dal Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Le norme regoleranno gli importi minimi, le modalità e i termini di pagamento, che probabilmente potranno essere effettuati anche con tecnologie mobili e saranno tarati in base ai soggetti interessati.

Dati i precedenti annunci fatti di buoni propositi rivelatisi, purtroppo, vani obiettivi in ostaggio della politica e delle lobby (non pensiamo ai periti industriali, ma ai medici e agli avvocati che sono in gran parte seduti in parlamento), abbiamo dubbi che ciò possa concretizzarsi a breve.