I dottori "prescrivono la medicina"... Stampa

Scritto da Adespotos   
Venerdì 30 Marzo 2012 12:13

Nel marasma generale caratterizzante la riforma delle professioni (veramente, l'intenzione del governo e non solo di quello attuale sarebbe stata quella di abolire le corporazioni ordinistiche), la tregua concessa dalle pressioni dei rappresentanti parlamentari che insistono per la sopravvivenza degli ordini, non ha dato evidentemente modo ai cervelli illustri -più abituati alla poltrona a vita e a rimborsi spese favolosi a sbafo di chi è costretto a pagare una quota di iscrizione ad un albo per esercitare la professione- di pensare in maniera obiettiva ed oculata al periodo che il nostro Paese sta attraversando se non alla modernità alla quale soccombere.

Si parla ora di albo unico: geometri, periti agrari e periti industriali. Personalmente, avrei qualche perplessità in merito alla rapida fattibilità determinata, in particolare, dalla differenza dello stato di salute delle tre casse di previdenza che, evidentemente, dovrebbero rimanere separate e tali per ciascuna delle tre categorie confluenti nell'albo unico. Ma, visto che proprio non è possibile sbarazzarsi delle corporazioni ordinistiche in Italia, questa idea, in fondo, non può affatto dispiacere, soprattutto se il risultato finale è orientato alla sostanziosa riduzione di poltrone, altari, stanze d'albergo e calici da brindisi.

Tutto questo gioverebbe soprattutto ai geometri che sono numericamente di più ed avrebbero così maggiore rappresentanza locale e centrale e, forse, così risolverebbero anche qualche piccolo loro problema finanziario attuale. Ma non è questo il problema più grosso in questa fase embrionale in cui anche il legislatore sembra d'accordo. Infatti, i laureati di albi alieni, dall'alto della loro sapienza infinita e quali detentori dell'assoluta verità, hanno deciso di dare la loro benedizione condizionata a questo progetto con una circolare che reputare vergognosa è poco.

I suddetti dottori, infatti, riunitisi in "consulto"  e camera caritatis, benedicono l'iniziativa con i "se" e con i "ma", scrivendo una saccente e minacciosa lettera alle tre categorie (scrivendo male le abbreviazioni dei titoli professionali dei presidenti dei periti agrari e periti industriali) e "prescrivendo" due "farmaci" fondamentali. Sintetizzando:

  • nuovo albo unico, ma con le vecchie competenze dei decreti del 1929, anzi se possibile ridimensionate al peggior ribasso;
  • nuova nomenclatura (qualora prevista) che non induca in errore l'"utente" finale in modo che questi possa sapere subito con chi ha a che fare: diplomato o laureato.

Insomma, è un pò come se i vicini di casa dessero le condizioni sulla tipologia di ristrutturazione di casa vostra e di vostra moglie con i soldi dello Stato.

Vergognoso.

Vergognoso.

Vergognoso.

La risposta a questa circolare dovrebbe essere, e chissà se lo sarà mai o almeno in parte, emblematica e senza indugio.

In primis: Andare avanti per la propria strada, seguire i passi dettati dall'Europa, aggiornarsi al 2012 con l'aiuto del legislatore che sembra dalla nostra parte.

In secundis: accettare i laureati nel nostro albo, ma solo ed esclusivamente con le stesse competenze professionali dei diplomati ed OBBLIGO ad utilizzare SOLO il nuovo titolo; no a nessun tipo di privilegi e sezioni (superman e normalman) in base al mero titolo posseduto; sì a possibili confluenze tra settori (civile, industriale, informazione), previe formazioni mirate. Se i laureati dovessero così snobbare il nuovo albo: meglio! vuol dire che staremo più larghi!).

In terzis: prevedere incompatibilità assoluta di iscrizione contemporanea nel nuovo albo costituendo e di quelli alieni ed incompatibilità di iscrizione all'albo dei dipendenti pubblici e privati a tempo pieno e di quelli a tempo parziale non autorizzati esplicitamente all'esercizio della libera professione.

I periti industriali (ma mi risulta anche i geometri e i periti agrari) non hanno mai avvertito l'esigenza di farsi comandare e "consigliare" o "prescrivere" medicine da nessuno. Non vedo perchè si debba cominciare adesso e per mano di dottori alieni...

Ai dottori gravatisi di così tanto interessamento, infine, confermerei tutta la nostra stima e deferenza di sempre, ma con il reso consiglio di non distrarre la propria attenzione verso i biasimati "diplomati", ma di guardare più all'interno della propria casa ove si stanno verificando i più ignobili e sanguinosi episodi classisti tra "dottori" che la storia professionale ricordi.

Leggi l'articolo di ItaliaOggi

 

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