La politica ascolti le professioni... e cancelli le corporazioni |
Scritto da Per. Ind. Loris Batacchio |
Sabato 12 Gennaio 2013 18:20 |
Il grido di dolore (della prima parte del titolo), alla classe politica, si leva da un pulpito quantomai improprio, fatto di ipocrisia, sconfitte, ma soprattutto di obsolescenza putrefatta attraverso la pagina - da noi sistematicamente pagata - di un noto quotidiano economico. Sono stanco di ripeterlo che il modello ordinistico italiano non regge più per l'antitrust, ma soprattutto per l'Europa, ma quando qualcuno si deciderà di ammetterlo, rimediando, forse sarà troppo tardi per l'economia e, soprattutto i giovani. A parte il monopolio per esercitare la professione, qualcuno sa a cosa servano oggi gli ordini professionali portando un chiaro esempio di servizio ed utilità?
La classe politica l'ascolti pure l'invocazione, ma per favore, cancelli definitivamente queste dannose corporazioni di ordini e collegi professionali! Ma ci vuole davvero una grande faccia tosta ad avanzare ancora pretese ad una classe politica dalla quale si son presi proprio gli esempi peggiori, tra cui l'attaccamento alla poltrona e il malinteso senso della pubblica utilità... Davvero non v'è mai fine allo stupefacente senso degli affari che non disdegnerebbe, a quanto pare, a fare strampalati accordi. In queste ore ci giungono mail infuocate di taluni laureati magistrali in una certa disciplina che sarebbero stati ammessi all'esame di abilitazione di perito industriale laureato senza averne titolo in base al dPR 328/01. In attesa di verificare la veridicità dei contenuti di quella che ci appare come un'incredibile vicenda, ci riserviamo di pubblicare informazioni dettagliate in merito appena possibile. |