Utopia "triangolare" Stampa

Scritto da Adespotos   
Venerdì 08 Giugno 2012 14:17

Chi si aspetta fuochi d'artificio da questo sito, rimarrà deluso almeno per un paio di motivi. Il primo è che non abbiamo mai insultato nessuno e non intendiamo iniziare ora. Il secondo è che riteniamo che "i panni sporchi si lavino in famiglia", con tanto di regolamenti di conti e conclusioni nelle sedi istituzionali. In poche parole, questo non è un palcoscenico per esibizioni, nè abbiamo bisogno di attirare "mosche al miele" per incrementare le visite al sito. Ci bastano quelle che abbiamo in perfetta aderenza con il ruolo di SERIA libera informazione ed opinione che sin dal 1999 accompagna i nostri propositi. Tuttavia, il tono delle e-mail e di qualcos'altro che ci arriva attraverso il nostro portale, non è affatto messaggero di pace nei confronti di chi ci rappresenta, dei nostri sindacati (se ce ne sono) e del nostro sistema burocratico. Tant'è che, molto spesso, siamo costretti a CENSURARE molti messaggi, a riservare risposte private, circostanze, queste sicuramente poco gradite, ma assolutamente opportune per la nostra quieta sopravvivenza. Gradiremmo, comunque che chiunque abbia coscienza di quello che scrive, di farlo ai diretti interessati (di cui potremmo fornire volentieri le coordinate), e di non considerarci come supporto professionale "psicologico" o, peggio "strumentale", perchè non lo siamo mai stati, nè mai lo saremo per chiunque...

Per chi ci accusa di fare una demagogica guerra contro le corporazioni ordinistiche, ha ragione su tutto, tranne che sulla demagogia. Noi riportiamo solo un dato e a scriverlo non sono io, noi o l'accanimento pretestuoso di chissà chi, ma il presidente dell'antitrust!

Del resto, basti pensare che tutti gli ordini professionali sono stati creati dal regime fascista negli anni '20. Certo, non per tutelare il cliente, nè il professionista, nè la deontologia, nè le tariffe, ma solo ed esclusivamente per meglio esercitare il "controllo" sui soggetti intellettualmente pericolosi per il regime...

Ed ora cosa dovrebbero tutelare nel 2012, ora che le tariffe non esistono più? La deontologia? Gli esami di abilitazione? I tirocini? Su questo punto sono d'accordo con i nostri lettori, ma per "opportunità" non posso scrivere su cosa, dirò solo eufemisticamente che l'attuale organizzazione ordinistica non "sembra in grado" di riuscire a soddisfare questi aspetti.

Quanto poi alla "rappresentanza della categoria", non c'è molto da dire. Basterà vedere chi è al timone ora e chi c'era 10 - 20 anni fa. Ci si darà la risposta da soli. E non parlo solo di quella nazionale, ma anche di quella locale.

In merito alla "formazione" sarò ancora più lapidario. Chi non ce l'ha dovrebbe star fuori e fuori dalla professione dovrebbe essere anche chi è già dentro senza aggiornarsi continuamente!

Quindi: "ordini" + "rappresentanza" + "formazione" = un triangolo che non può più reggere, ma per il semplice dato che non ha mai retto e non certo inizierà a farlo ora.

Se vogliamo restare in Europa dobbiamo iniziare a ragionare con una mentalità nuova e prendere altrove (solo) gli spunti positivi -che funzionano- per attuarli in Italia. Tra questi non troveremo le corporazioni ordinistiche, forse proprio perchè utili solo all'apporto burocratico di cui questo Paese non ha assolutamente più bisogno.

 

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