Da non confondere con gli ex ITIS o con gli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore, gli ISTITUTI TECNICI SUPERIORI sono corsi biennali o triennali post-diploma che rappresentano l’alternativa all’offerta accademica tradizionale (Università).
Nascono allo scopo di riservare a giovani e adulti la possibilità di ricorrere a percorsi di formazione post-diploma, nell’ambito dei settori interessati dall’innovazione tecnologica e ai quali la programmazione economica europea attribuisce valenza “prioritaria”.
PERCHÈ GLI ITS? Per rispondere alla carenza oggettiva di figure tecniche altamente specializzate in grado di rinvigorire il tessuto produttivo italiano; Per affiancare al classico modello di formazione generalista, una cultura tecnica e scientifica finalizzata a sostenere la competitività delle nostre aziende; Per potenziare Ricerca, Tecnologia e Imprese grazie ad un unico denominatore comune, capace di intensificarne i rapporti reciproci; Per fornire ai giovani e alle loro famiglie un’adeguata opera di informazione e orientamento verso quelle professioni che possano mantenere alto il livello di occupabilità; Per sostenere le pratiche di Politica Attiva del Lavoro, attraverso l’aggiornamento costante del personale docente.
TITOLO RILASCIATO Il titolo rilasciato è Diploma di Tecnico Superiore, con l'indicazione dell'area tecnologica e della figura nazionale di riferimento (V livello del Quadro Europeo delle Qualifiche - EQF).
CHI PUÓ ISCRIVERSI? Possono accedervi giovani e adulti in possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore che sia propedeutico al percorso di studi prescelto.
Gli ITS in Italia
Nel quadro della prima programmazione sperimentale 2010/2012 sono stati attivati sul territorio nazionale 59 Istituti Tecnici Superiori operanti in 6 Aree Tecnologiche, a loro volta suddivise in 17 ambiti differenti.
Il comma 51 dell'art. 1 della L. 107/15 ha stabilito che dalle università non possono essere riconosciuti meno di 100 CFU ai diplomi ITS biennali e meno di 150 CFU ai diplomi ITS triennali.
Consulta la lista degli ITS italiani.
Cosa succede in Europa
Case-studies: Francia e Germania
La formazione tecnica in Francia
In Francia sono realtà consolidate da tempo le Sezioni di Tecniche Superiori (STS) che portano al conseguimento del Brevetto di Tecnico Superiore (BTS): un attestato di qualificazione professionale utile ad ottenere un impiego nei settori dell’industria, delle arti applicative, del commercio e del terziario.
L’inserimento lavorativo dei diplomati BTS è generalmente immediato ed efficace: il 72% degli ex alunni trova un impiego subito dopo la fine del corso.
La formazione tecnica in Germania
In Germania le Fachuschule rappresentano uno dei principali canali di formazione terziaria tecnico-professionale.
Nate in risposta alle specifiche esigenze del sistema produttivo e imprenditoriale, garantiscono un forte orientamento dei programmi di studio al mercato ed un elevato tasso di inserimento lavorativo degli studenti.
Le aziende stesse sono chiamate regolarmente a collaborare a studi, analisi di settore e alla definizione di nuovi profili e piani di studio.
[Rif. Indire.it]
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