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Domenica 27 Gennaio 2013 14:55

Il diploma di per. ind. radiotecnico rilasciato negli anni trentaAlla fine del secolo scorso, dopo la formazione dell'Italia in una organica unità politica, col progredire delle scoperte e degli studi volti a fornire beni di consumo e servizi per le necessità della collettività, ha avuto luogo l'evoluzione dell'attività artigianale, sino allora sufficiente, e la sua trasformazione in attività industriale.

II passaggio dall'artigianato all'industria poneva in primo piano il problema della preparazione degli uomini che di queste industrie fossero i centri nervosi di coordinamento e di comando.

Ed ecco sorgere a poco a poco, prima per iniziativa di uomini lungimiranti e di munifici benefattori, poi ad iniziativa dello Stato, i primi Istituti Industriali con lo scopo di preparare professionalmente i tecnici occorrenti all'industria nei sei soli settori di allora:

 

  • edilizia;
  • meccanica - elettrotecnica;
  • industria tessile;
  • chimica;
  • industria mineraria;
  • costruzioni navali.

I diplomati di codesti primi Istituti apportarono alle Aziende, dalle quali erano contesi ed ove conseguirono in genere posizioni di primissimo piano, il contributo di una nuova preparazione specifica adeguata alle necessità e contribuirono, con la loro tenace applicazione, al progresso industriale.

Nacque poi all'inizio del 1900, per i diplomati da codesti Istituti, il titolo di "Perito Industriale".

Il titolo e la professione vennero infine codificati col R.D. dell'11 febbraio 1929, n. 275, "Regolamento per la professione del Perito Industriale" che all'articolo 16 dice:

"Spettano ai Periti Industriali, per ciascuno nei limiti delle rispettive specialità di meccanico, elettrotecnico, edile, tessile, chimico, minerario, navale ed altre analoghe, le funzioni esecutive per i lavori alle medesime inerenti.

Possono inoltre essere adempiute: a) dai Periti Industriali di qualsiasi specializzazione, per ciascuno entro i limiti delle medesime, mansioni direttive nel funzionamento industriale delle aziende pertinenti alle specialità stesse; b) dai Periti Edili anche la progettazione di modeste costruzioni civili, senza pregiudizio di quanto è disposto da speciali norme legislative, nonchè la misura, contabilità e liquidazione dei lavori di costruzione; c) dai Periti Navali anche la progettazione e direzione di quelle costruzioni navali alle quali sono abilitati dal titolo in base a cui conseguirono la iscrizione nell'Albo dei Periti; d) dai Periti meccanici, elettrotecnici ed affini, la progettazione, la direzione l'estimo delle costruzioni di quelle semplici macchine ed installazioni meccaniche ed elettriche, le quali non richiedono la conoscenza del calcolo infinitesimale".

II numero degli Istituti Tecnici Industriali seguitò ad aumentare come pure quello delle specializzazioni, seguendo i bisogni e le necessità dell'industria. Attualmente dopo oltre 70 anni esistono in Italia 350 Istituti Tecnici Industriali con 29 specializzazioni, i quali ogni anno diplomano circa 30.000 Periti Industriali.

La prima traccia del perito industriale si ha nella legge 14 luglio 1912, n. 854 (che provvede al riordinamento dell'istruzione professionale), legge che all'articolo 3 precisa:

Ai licenziati delle RR. Scuole di 3/A grado di carattere industriale è rilasciato il diploma di perito industriale;

La licenza delle RR. Scuole industriali di 3/A grado è titolo per l'iscrizione all'albo dei periti tecnici compilato dai tribunali.

La licenza delle RR. Scuole industriali di 3/A grado da diritto all'ammissione ai concorsi per il personale tecnico delle pubbliche amministrazioni, nei casi in cui sia richiesta la licenza della sezione Fisico-Matematica degli istituti tecnici.

La professione di perito industriale nasce della legge 24 gugno 1923, n. 1395, Legge per la tutela del titolo e dell'esercizio professionale degli Ingegneri e degli Architetti, la quale all'articolo 7 seconda parte recita testualmente:

Saranno pure formati in ogni provincia dalle autorità indicate all'articolo 11, albi speciali per i periti agrimensori (periti agrari e geometri) e per le altre categorie dei periti tecnici (periti industriali).

Albo speciale che verrà istituito esattamente con il Regio Decreto del 11 febbraio 1929, n. 275. - Regolamento per la professione di perito industriale.

Dalla Legge 15 giugno 1931, n. 889 (G.U. n. 163 del 17/07/1931) (Riordinamento dell' istruzione media tecnica.)

 

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