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Piano nazionale di riforma delle professioni PDF Stampa E-mail

Scritto da Redazione   
Mercoledì 04 Maggio 2016 09:59

Presentato qualche settimana fa alla Commissione Europea il Piano nazionale di riforma delle professioni, prevista anche una revisione dei percorsi formativi.

Lo scopo è delineare in modo chiaro le competenze dei professionisti tecnici per evitare contenziosi.

È uno dei problemi sollevati dal Piano nazionale di riforma delle professioni, che il Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei ministri ha inviato alla Commissione Europea nei giorni scorsi.

Il piano nazionale prevede anche la revisione dei percorsi formativi dei professionisti tecnici per adeguarsi alle attività professionali da svolgere. Argomenti di cui si occuperà nel dettaglio il tavolo tecnico istituito presso il Ministero della Giustizia, cui parteciperanno Ordini professionali e Governo.

Professionisti tecnici e sovrapposizione delle competenze Architetti, ingegneri, geometri e periti svolgono in via concorrente opere di edilizia civile che comprendono interventi in materia di edilizia pubblica e privata e urbanistica, dal momento della progettazione a quello del collaudo, attività di coordinamento della sicurezza per appalti pubblici e privati e attività di certificazione, ad esempio antincendio ed energetica.

Il piano nazionale mette in risalto che dalla lettura delle norme spesso la linea di confine delle attività riservate in via esclusiva a ciascuna professione è molto sottile e l’esistenza di attività svolte in concorrenza con altri professionisti provoca confusione e numerosi contenziosi.

Nelle riunioni bilaterali con le amministrazioni competenti e con gli Ordini professionali è emersa quindi l’esigenza di definire in maniera più chiara le competenze di ciascuna professione e metterle nero su bianco in un Testo unico sulle professioni tecniche.

Il tavolo tecnico lavorerà a questa soluzione per eliminare i conflitti sulle competenze professionali che spesso rallentano e fanno lievitare i costi dei lavori.

Riduzione delle prove di esame di Stato di Perito Industriale.

La professione di perito industriale si compone di n. 37 specializzazioni (distinte tra vecchio e nuovo ordinamento), tanti quanti sono i titoli di studio, al cui conseguimento l’esercizio della professionale è subordinato, introdotti con il DPR 328/2001, che danno accesso, alternativamente, a diverse specializzazioni /sezioni. Infine, il candidato in possesso di un titolo di laurea, ai sensi dell’art. 55, comma 2, lett. d) D.P.R. n. 328/2001 può scegliere di essere ammesso indifferentemente fino a 13 (tredici) esami di Stato differenti, tante quante sono le sezioni professionali (vedi le sezioni di accesso al candidato in possesso della classe di laurea 10 – Ingegneria industriale ex Dm 4 agosto 2000). Vi sarebbe, pertanto, l’esigenza di semplificare ed accorpare, per aree tecniche similari, le diverse specialità della professione di perito industriale.

Il Consiglio Nazionale, a seguito delle novità introdotte in tema di accesso alla professione dall’art. 55 del DPR 328/2001, auspica la modifica della legge n. 17 del 2 febbraio 1990, affinché la professione sul territorio italiano e comunitario, chiarendo in via chiara e definitiva che la professione di perito industriale sia una professione regolamentata appartenente al livello di qualifica professionale di cui all'art. 11 lettera d) della direttiva 36/2005/CE. La laurea, della durata minima di tre anni, o titolo equivalente, deve essere un obbligo per tutti i professionisti e l’unica condizione per l’accesso all’esercizio delle professioni. Pertanto, ritengono sia necessario intervenire con una modifica normativa, affinché possa essere assicurato l’accesso alla professione anche ai nuovi diplomati, che abbiano conseguito il diploma di istruzione tecnica superiore, ai sensi del D.P.R. n. 88/2010 (cd. “Decreto Gelmini”), conseguendo poi la laurea triennale.

Per tutti si prevede un tirocinio obbligatorio di sei mesi.

Queste le nuove sette aree di competenza:

  1. Perito industriale chimico;
  2. Perito industriale in impiantistica elettrica ed automazione;
  3. Perito industriale design;
  4. Perito industriale in costruzioni ambiente e territorio;
  5. Perito industriale in prevenzione e igiene ambientale;
  6. Perito industriale informatico;
  7. Perito industriale in meccanica ed efficienza energetica.

[Piano di riforma delle professioni - documento completo]

 

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