"...Miei cari inferiori...", ma è mai possibile che la storia, in particolare quella recente, non insegni mai nulla in questo Paese ed in particolare a chi ha le redini in mano della nostra categoria?

In occasione dalla 57^a assemblea dei presidenti dei collegi dei periti industriali svoltasi il 21/04, si è probabilmente ipotecato il futuro non di una, ma di tre categorie: geometri, periti agrari e periti industriali.

Infatti, si è deciso di costituire l'albo unico e di affidarne le sorti di guida o di leadership ai laureati di 1° livello che così, secondo il Presidente del CNPI, potrebbero avere in questo nuovo soggetto "...il loro esclusivo riferimento futuro".

Noi riteniamo, e non da ora, che tale ipotesi sia assolutamente insensata e pericolosa. E non a caso o per atto di stima o generosità il Cup3 (coordinamento universitario e professionisti triennali) avrebbe deciso di appoggiarla, ritenendo evidentemente che, in tal modo, i laureati triennali possano passare da una condizione di soggiacenza (sez. B ordini) ad una dominante "sez. A" del futuro albo geomm. perr.agrr. e perr.indd.,  importando quindi una guerra classista, di stampo antisemita, che si consuma indisturbata da anni in alcuni contesti.

Questo potrebbe essere l'ultimo grave errore di una amministrazione dei periti industriali allo sbando e priva di idee realmente concrete e costruttive. Meraviglia e non poco la insistenza del presidente nazionale, uomo di consolidata esperienza (forse troppa) su tale maldestro quanto incomprensibile e autolesionistico progetto.

E sembra pure che allo stesso presidente nazionale non arrivino gli insulti e le invettive sistematici da parte di taluni personaggi per quanto insignificanti e privi di alcun peso o autorità. Tuttavia, certi ignobili messaggi non rappresentano assolutamente un caso isolato come qualcuno vuol far credere, ma, di fatto, il consolidato nobile pensiero della maggior parte dei laureati triennali nei confronti delle categorie professionali storiche dei tecnici diplomati, tant'è che nessun "laureato", tanto meno i rispettivi Consigli Nazionali, si è mai degnato di condannare pubblicamente tali esternazioni con atti concreti e visibili. Certo, tale situazione era pressoché sconosciuta prima del DPR 328/01 e i tecnici diplomati contavano su un buon rapporto con i laureati.

Ed ora cosa si vuol fare? Visto che ci mancano i problemi, trasferiamo nel nostro futuro albo una guerra assai scomoda per gli ordini con e ci inventiamo addirittura delle sezioni (laureati e analfabeti ?) dove i diplomati si autoretrocedono.... e consegnano la loro storia, indipendenza ed autodeterminazione a soggetti estranei alla loro cultura ed esperienza risalente al 1929...

E' proprio vero che al peggio non vi è fine.

Di seguito, riportiamo un testo di una e-mail da inviare al CNPI in segno di protesta contro tale progetto di istituzione di sezioni nel nostro albo con competenze e poteri speciali ai laureati. NO AI LAUREATI TRIENNALI NELL'ALBO UNICO !!!! NON REGALIAMO 90 ANNI DI STORIA ED AUTONOMIA A CHI STORIA ED AUTONOMIA NON NE HA!!!! Invitiamo tutti i colleghi, anche geometri e periti agrari, a spedirlo a proprio nome al Consiglio Nazionale dei Periti Industriali.

Gli ordini si tenessero pure i triennali, le loro sezioni e le loro ignobili guerre intestine che li stanno ridicolizzando in Europa. I tecnici diplomati e "inferiori" ne faranno volentieri a meno !!!!

A questo punto non resta che augurarsi che alle altre due categorie coinvolte (geometri e periti agrari) sia rimasta la lucidità di programmare intelligentemente le proprie sorti...

Leggi l'articolo di ItaliaOggi

Testo della mail da inviare URGENTEMENTE in segno di protesta al CNPI all'indirizzo E-mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. o, per chi ha la PEC a:  Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Oggetto: Nuovo Albo: Nota di dissenso sulla linea del CNPI