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Considerazioni sulla sicurezza elettrica

Impianti e normativa

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Considerazioni sulla sicurezza elettrica

Messaggioda orsinibruno » 24/12/2012, 13:23

Considerazioni sulla sicurezza elettrica
Per. Ind. Bruno Orsini 02 dicembre 2012
Quando si parla di sicurezza elettrica occorre inevitabilmente parlare anche di affidabilità per cui è necessario specificare i due concetti.
La sicurezza elettrica è la capacità di un impianto o una macchina di non arrecare danno alle persone o alle cose durante il loro funzionamento, e sulla base di questa considerazione si possono verificare i seguenti fattori di rischio elettrico:
- Elettrocuzione, passaggio di corrente elettrica attraverso il corpo umano a causa di contatti diretti e indiretti.
- Archi elettrici ed elevate temperature che possono provocare ustioni e incendi.
L’affidabilità di un impianto o di una macchina è la probabilità che durante il funzionamento in condizioni ordinarie, in un determinato intervallo di tempo, non si verifichi alcun guasto tale da provocare l’interruzione della prestazione. Il concetto di affidabilità non è sempre conseguenza della sicurezza, infatti si possono verificare casi in cui eventuali guasti non compromettono l’affidabilità di un impianto o di un apparecchio ma ne limitano notevolmente la sicurezza, per esempio un uso improprio, l’utilizzo di alcune attrezzature elettriche come adattatori vari per prese, giunzioni di cavi fatte senza l’uso di appositi morsetti oppure l’utilizzo di prolunghe con cavo inadeguato e terminanti con adattatore multiplo, le cosiddette “ciabatte”. Quindi, in un sistema elettrico è necessario considerare sia la sicurezza che l’affidabilità, se così non fosse si dovrebbe ritenere affidabilissimo un impianto elettrico sprovvisto di qualsiasi dispositivo di protezione poiché sarebbero eliminate le corrispondenti cause di disservizio. Ne consegue l’opportunità di valutare la sicurezza e l’affidabilità del sistema intervenendo soprattutto nella fase di progettazione realizzando il necessario compromesso tra le due caratteristiche. La sicurezza non può essere considerata assoluta ma accettabile, l’incidente può avvenire in qualsiasi momento oltre che per errate valutazioni, anche per causa di forza maggiore (la natura dell’incidente risulta completamente sconosciuta alla scienza e alla tecnica) o per caso fortuito (rischio accettato dalla regola dell’arte, ovvero rischio calcolato, richiamato dalle norme CEI “nessuna norma per quanto accuratamente studiata, può garantire in modo assoluto l’immunità delle persone e delle cose dai pericoli dell’energia elettrica”). Gli infortuni conseguenti a causa di forza maggiore o a caso fortuito, in base ai quattro codici, civile e penale, sono motivo di non punibilità. In Italia l’attività di emanare prescrizioni e misure atte a prevenire i pericoli elettrici è affidata ad appositi organi che provvedono ad emanare periodicamente normative, sono il CEI (Comitato Elettrico Italiano) e l’UNI (ente di Unificazione delle Normative Italiano). Detti enti hanno lo scopo di stabilire sia i requisiti che devono avere i materiali, le macchine, le apparecchiature e gli impianti elettrici affinchè rispondano alle regole della buona elettrotecnica, sia i criteri con i quali detti requisiti devono essere controllati. Le norme CEI e le norme UNI, pur non essendo obbligatorie per legge, hanno avuto il riconoscimento da parte del legislatore di “regola dell’arte”. La sicurezza e l’affidabilità hanno un elemento fondamentale in comune, la manutenzione, cioè “un complesso di operazioni necessarie a mantenere inalterata nel tempo l’efficienza funzionale e le prestazioni nominali di una macchina o di un impianto nel rispetto delle norme di sicurezza”. Al fine di poter eseguire una corretta manutenzione sia preventiva che correttiva, ogni impianto deve essere fornito di una opportuna documentazione, in particolare devono essere sempre disponibili:
- Relazione tecnica con le caratteristiche generali e tecniche dell’impianto, dei materiali e delle apparecchiature installate e installabili, disposizioni di sicurezza operative e di manutenzione, eventuali prescrizioni particolari.
- Schemi e lay out di tutti i quadri elettrici.
- Schemi planimetrici con l’ubicazione dei quadri elettrici, dell’impianto di terra, dei comandi, delle prese, dei punti luce, delle cassette di derivazione principali e secondarie con i relativi percorsi e le sezioni delle linee di alimentazione compreso il conduttore di terra.
Purtroppo in Italia causa il mancato rispetto di quanto sopra esposto unitamente alla scarsa frequenza di controlli e nonostante le moltissime leggi a tutela della sicurezza elettrica, avvengono ancora oggi moltissimi incidenti causati dall’elettricità. Circa il 5% degli infortuni da elettricità ha esito mortale, la maggior parte degli incidenti elettrici domestici avviene in cucina e nel bagno, i cantieri edili hanno una elevatissima percentuale di infortuni elettrici, circa il 15% degli incendi sono originati dall’impianto elettrico o dagli apparecchi elettrici utilizzatori, inoltre molti altri infortuni hanno origine elettrica, ma non figurano tra quelli dovuti all’elettricità perché classificati in base all’agente che li ha provocati (caduta dall’alto a seguito di contatto con corrente elettrica, esplosioni in luoghi con presenza di materiali esplosivi la cui sorgente di innesco è di origine elettrica, morte per incidente su una macchina utensile a causa di un guasto nel circuito di comando non correttamente progettato, ecc.). In conclusione si può affermare che quando si opera in campo elettrico risulta di fondamentale importanza effettuare una corretta progettazione degli impianti e da parte del progettista analizzare personalmente ogni possibile necessità, caso per caso, evitando di applicare la ignobile pratica del “copia e incolla”, e soprattutto eseguire la progettazione degli impianti in ogni caso, anche quando non è obbligatorio per legge.

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