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perito in elettronica e telecomunicazioni

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perito in elettronica e telecomunicazioni

Messaggioda flyblu » 04/08/2009, 14:49

Sono un perito in elettronica e telecomunicazioni,

un iscrizione all'albo dei periti industriali, oltre ad altri vantaggi, da la possibilita' di firmare progetti.

ecco io vorrei che mi fossero richiamati qui..sia i vantaggi.
sia la possibilita' di firmare cosa? ...
posso firmare impianti elettrici ? Se si quali?
posso firmare impianti Fotovoltaici se si quali?


Forse le mie domande saranno noiose per chi queste cose le sa gia' ..e mi scuso a riguardo..

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Re: perito in elettronica e telecomunicazioni

Messaggioda Oscar » 04/08/2009, 15:58

flyblu ha scritto:sia la possibilita' di firmare cosa? ...

art. 16 RDL 275/29: d) dai periti meccanici, elettrotecnici ed affini la progettazione, la direzione e l'estimo delle costruzioni di quelle semplici macchine ed installazioni meccaniche o elettriche le quali non richiedono la conoscenza del calcolo infinitesimale.
flyblu ha scritto:posso firmare impianti elettrici ? Se si quali?

vedi sopra

flyblu ha scritto:posso firmare impianti Fotovoltaici se si quali?

vedi sopra

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Re: perito in elettronica e telecomunicazioni

Messaggioda flyblu » 15/09/2009, 10:25

chi ha il diploma di Perito Industriale in Elettronica e Telecomunicazioni 1) potrebbe eventualmente progettare gli impianti elettrici se parti esclusive di sistemi elettronici e/o di telecomunicazioni.

Tutto il resto è di competenza dei diplomati con indirizzo per l’Elettrotecnica e Automazione 2) o Elettrotecnica 2).



1 nuovo ordinamento, per i diplomi conseguiti a partire dall’anno scolastico 1996/97

2 vecchio ordinamento, per diplomi conseguiti fino all’anno scolastico 1995/96



Il riferimento base è il Decreto Ministeriale 9 marzo 1994 “Sostituzione degli orari e dei programmi di insegnamento vigenti nel biennio degli istituti tecnici industriali e nei successivi trienni ad indirizzo per l’elettronica industriale, per l’elettrotecnica, per le telecomunicazioni, per le industrie metalmeccaniche, per la meccanica e per la meccanica di precisione di cui al D.P.R. 30 settembre 1961, n.1222”, utilizzato anche nell’ambito delle decisioni dei tribunali a vari livelli.



Si può comprendere la differenza di competenze confrontando le caratteristiche definite per un perito elettronico rispetto ad un perito elettrotecnico.



“... il Perito Industriale per l’Elettronica e le Telecomunicazioni, nell’ambito del proprio livello operativo, deve essere preparato a:

- partecipare, con personale e responsabile contributo, al lavoro organizzato e di gruppo;

- svolgere, organizzandosi autonomamente, mansioni indipendenti;

- documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici, organizzativi ed economici del proprio lavoro;

- interpretare nella loro globalità le problematiche produttive, gestionali e commerciali dell’azienda in cui opera;

- aggiornare le sue conoscenze, anche al fine della eventuale conversione di attività.

Il Perito Industriale per l’Elettronica e le Telecomunicazioni deve, pertanto, essere in grado di:

- analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari;

- analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, di generazione, elaborazione e trasmissione di suoni, immagini e dati;

- partecipare al collaudo e alla gestione di sistemi di vario tipo (di controllo, di comunicazione, di elaborazione delle informazioni) anche complessi, sovrintendendo alla manutenzione degli stessi;







- progettare, realizzare e collaudare sistemi semplici, ma completi, di automazione e di telecomunicazioni, valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica presente sul mercato;

- descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei sistemi progettati e scriverne il manuale d’uso;

- comprendere manuali d’uso, documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni in lingua straniera.”

... omissis ...


“... , il Perito Industriale per l’Elettrotecnica e l’Automazione, nell’ambito del proprio livello operativo, deve essere preparato a:

- partecipare, con personale e responsabile contributo, al lavoro organizzato e di gruppo;

- svolgere, organizzandosi autonomamente, mansioni indipendenti;

- documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici, organizzativi ed economici del proprio lavoro;

- interpretare nella loro globalità le problematiche produttive, gestionali e commerciali dell’azienda in cui opera;

- aggiornare le sue conoscenze, anche al fine della eventuale conversione di attività.

Il Perito Industriale per l’Elettrotecnica e l’Automazione deve, pertanto, essere in grado di:



- analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari;

- analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, di generazione, conversione, trasporto e utilizzazione dell’energia elettrica;

- partecipare al collaudo, alla gestione e al controllo di sistemi elettrici anche complessi, sovrintendendo alla manutenzione degli stessi;



- progettare, realizzare e collaudare piccole parti di tali sistemi, con particolare riferimento ai dispositivi per l’automazione;

- progettare realizzare e collaudare sistemi elettrici semplici, ma completi, valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica presente sul mercato;



- descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei sistemi progettati e scriverne il manuale d’uso;

- comprendere manuali d’uso, documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni in lingua straniera.”

... omissis ...



Gli impianti elettrici, in generale, rientrano nella categoria “.... sistemi, anche complessi, di generazione, conversione, trasporto e utilizzazione dell’energia elettrica....”.



Gli impianti fotovoltaici rientrano nella categoria “.... sistemi, anche complessi, di generazione, conversione, trasporto e utilizzazione dell’energia elettrica....”.



Deve tenere presente che l’iscrizione all’Albo prevede un periodo di praticantato.



Il praticantato e l’esame finale sono regolamentati dalla Legge 2 febbraio 1990, n.17 Modifiche all'ordinamento professionale dei periti, dal Decreto Ministeriale 29 dicembre 1991, n. 445 Regolamento per lo svolgimento degli esami di Stato per l’abilitazione all’esercizio della libera professione di perito industriale e dalla Delibera del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali del 24 maggio 1990 con successivi aggiornamenti.

L’articolo 2 della Legge 2 febbraio 1990, n.17, elenca le varie forme di praticantato, accomunate, dal requisito che le attività svolte siano riconducibili alla specializzazione relativa al diploma.

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Re: perito in elettronica e telecomunicazioni

Messaggioda RinBell » 16/09/2009, 10:55

Se parliamo di competenze dettate dalla coscienza "saper fare", ognuno dovrebbe essere in grado di autogiudicarsi.

Se parliamo di competenze professionali sancite dalla legge... non mi ritrovo in quello che dici.
flyblu ha scritto:chi ha il diploma di Perito Industriale in Elettronica e Telecomunicazioni 1) potrebbe eventualmente progettare gli impianti elettrici se parti esclusive di sistemi elettronici e/o di telecomunicazioni.
Puoi citare il riferimento di legge? Grazie.

flyblu ha scritto:Tutto il resto è di competenza dei diplomati con indirizzo per l’Elettrotecnica e Automazione 2) o Elettrotecnica 2).
Puoi citare il riferimento di legge? Grazie

L'unica disposizione legislativa che definisca le competenze dei periti industriali -tra le altre da te elencate, ma non menzionata- è il R.D.L. 275/29, art. 16.
Non mi pare che ci sia scritto quello che dici, nè nel regolamento degli esami di abilitazione vengono menzionate modifiche all'ordinamento professionale.

Il resto sono solo chiacchiere inutili.

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Re: perito in elettronica e telecomunicazioni

Messaggioda flyblu » 17/09/2009, 13:46

questo e' quello che ha detto l'ordine dei periti di VI, quelli di VR mi hanno detto che posso firmare impianti elettrici e pannelli fotovoltaici.

Poi io il tirocino non lo devo fare in ogni caso.

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Re: perito in elettronica e telecomunicazioni

Messaggioda flyblu » 17/09/2009, 13:48

questo e basta hanno scritto, che ti devo dire...io ricordo che a TDP i quadri elettrici me li facevano montare didatticamente.

:
con riferimento alla Sua richiesta d’informazioni Le comunichiamo che in base al quadro legislativo attuale, chi ha il diploma di Perito Industriale in Elettronica e Telecomunicazioni 1) potrebbe eventualmente progettare gli impianti elettrici se parti esclusive di sistemi elettronici e/o di telecomunicazioni.

Tutto il resto è di competenza dei diplomati con indirizzo per l’Elettrotecnica e Automazione 2) o Elettrotecnica 2).



1 nuovo ordinamento, per i diplomi conseguiti a partire dall’anno scolastico 1996/97

2 vecchio ordinamento, per diplomi conseguiti fino all’anno scolastico 1995/96



Il riferimento base è il Decreto Ministeriale 9 marzo 1994 “Sostituzione degli orari e dei programmi di insegnamento vigenti nel biennio degli istituti tecnici industriali e nei successivi trienni ad indirizzo per l’elettronica industriale, per l’elettrotecnica, per le telecomunicazioni, per le industrie metalmeccaniche, per la meccanica e per la meccanica di precisione di cui al D.P.R. 30 settembre 1961, n.1222”, utilizzato anche nell’ambito delle decisioni dei tribunali a vari livelli.



Si può comprendere la differenza di competenze confrontando le caratteristiche definite per un perito elettronico rispetto ad un perito elettrotecnico.



“... il Perito Industriale per l’Elettronica e le Telecomunicazioni, nell’ambito del proprio livello operativo, deve essere preparato a:

- partecipare, con personale e responsabile contributo, al lavoro organizzato e di gruppo;

- svolgere, organizzandosi autonomamente, mansioni indipendenti;

- documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici, organizzativi ed economici del proprio lavoro;

- interpretare nella loro globalità le problematiche produttive, gestionali e commerciali dell’azienda in cui opera;

- aggiornare le sue conoscenze, anche al fine della eventuale conversione di attività.

Il Perito Industriale per l’Elettronica e le Telecomunicazioni deve, pertanto, essere in grado di:

- analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari;

- analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, di generazione, elaborazione e trasmissione di suoni, immagini e dati;

- partecipare al collaudo e alla gestione di sistemi di vario tipo (di controllo, di comunicazione, di elaborazione delle informazioni) anche complessi, sovrintendendo alla manutenzione degli stessi;







- progettare, realizzare e collaudare sistemi semplici, ma completi, di automazione e di telecomunicazioni, valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica presente sul mercato;

- descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei sistemi progettati e scriverne il manuale d’uso;

- comprendere manuali d’uso, documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni in lingua straniera.”

... omissis ...


“... , il Perito Industriale per l’Elettrotecnica e l’Automazione, nell’ambito del proprio livello operativo, deve essere preparato a:

- partecipare, con personale e responsabile contributo, al lavoro organizzato e di gruppo;

- svolgere, organizzandosi autonomamente, mansioni indipendenti;

- documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici, organizzativi ed economici del proprio lavoro;

- interpretare nella loro globalità le problematiche produttive, gestionali e commerciali dell’azienda in cui opera;

- aggiornare le sue conoscenze, anche al fine della eventuale conversione di attività.

Il Perito Industriale per l’Elettrotecnica e l’Automazione deve, pertanto, essere in grado di:



- analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari;

- analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, di generazione, conversione, trasporto e utilizzazione dell’energia elettrica;

- partecipare al collaudo, alla gestione e al controllo di sistemi elettrici anche complessi, sovrintendendo alla manutenzione degli stessi;



- progettare, realizzare e collaudare piccole parti di tali sistemi, con particolare riferimento ai dispositivi per l’automazione;

- progettare realizzare e collaudare sistemi elettrici semplici, ma completi, valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica presente sul mercato;



- descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei sistemi progettati e scriverne il manuale d’uso;

- comprendere manuali d’uso, documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni in lingua straniera.”

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Gli impianti elettrici, in generale, rientrano nella categoria “.... sistemi, anche complessi, di generazione, conversione, trasporto e utilizzazione dell’energia elettrica....”.



Gli impianti fotovoltaici rientrano nella categoria “.... sistemi, anche complessi, di generazione, conversione, trasporto e utilizzazione dell’energia elettrica....”.



Deve tenere presente che l’iscrizione all’Albo prevede un periodo di praticantato.



Il praticantato e l’esame finale sono regolamentati dalla Legge 2 febbraio 1990, n.17 Modifiche all'ordinamento professionale dei periti, dal Decreto Ministeriale 29 dicembre 1991, n. 445 Regolamento per lo svolgimento degli esami di Stato per l’abilitazione all’esercizio della libera professione di perito industriale e dalla Delibera del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali del 24 maggio 1990 con successivi aggiornamenti.

L’articolo 2 della Legge 2 febbraio 1990, n.17, elenca le varie forme di praticantato, accomunate, dal requisito che le attività svolte siano riconducibili alla specializzazione relativa al diploma.

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Re: perito in elettronica e telecomunicazioni

Messaggioda flyblu » 17/09/2009, 14:14

Grazie delle risposte, se ci sono altri pareri sono benvenuti

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Re: perito in elettronica e telecomunicazioni

Messaggioda flyblu » 17/09/2009, 14:16

io penso di non avere difficolta a dare l'esame di maturita' da elettrotecnico eventualmente, mio padre se le ricorda ancora le cose..e poi fare l'esame...

Lui e' classe 68, e quindi il timbro lo dovrebbe solo ritirare.

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Re: perito in elettronica Vecchio Ordinamento?!?

Messaggioda michiemme » 16/06/2013, 9:20

Scusate se rispolvero questo argomento.....

causa crisi mi sono trovato senza lavoro e sto pensando di iniziare a fare il libero professionista. Sono un perito in elettronica nel 1992, percio' vecchio ordinamento.
una vota sostenuto l'esame, posso progettare impianti elettrici e FV? Da quello che leggo, nel mio caso forse si', ma anche no.....
Ho l'opportunita' di fare il praticante e prima di intraprendere un percorso cosi' lungo con risorse proprie....

Il collegio della mia provincia none' stato molto chiaro merito.... in pratica non comprendono la differenza tra VO e nuovo...

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Re: perito in elettronica Vecchio Ordinamento?!?

Messaggioda RinBell » 16/06/2013, 10:00

michiemme ha scritto:...in pratica non comprendono la differenza tra VO e nuovo...
Premesso che superato l'esame di abilitazione è necessario iscriversi all'albo dei periti industriali, non ci vuole un avvocato per capire che il nuovo ordinamento e vecchio ordinamento degli istituti tecnici poco hanno a che fare con l'esercizio professionale, in quanto il regolamento professionale è del 1929 e tale è rimasto senza alcuna aggiunta o sottrazione. Per cui, a parte l'esame di abilitazione che può avere delle piccole differenziazioni alle seconde prove scritte tra quelli del vecchio e nuovo ordinamento, vale sempre l'art. 16 del RDL 275/29. Dispiace sentire che chi dovrebbe dare delle certezze insinua dei dubbi basandole su una ignoranza cronica delle disposizioni di legge. Anche per questo motivo ritengo sempre più inutili le corporazioni ordinistiche, figlie di un utilitarismo dittarioriale quanto inutile e dannoso.

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