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Il nuovo governo e le professioni...

Per gli iscritti all'albo professionale

Moderatore: adespotos

Trasformati in sensitivo e guarda gli ordini da qui alla fine della legislatura:

1) non esisteranno più e ci saranno al loro posto le associazioni riconosciute;
12
80%
2) sarà tutto esattamente come prima.
3
20%
 
Voti totali : 15
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Il nuovo governo e le professioni...

Messaggioda RinBell » 08/05/2008, 14:20

A fronte di richieste più o meno dettate da corporativismo anacronistico o da semplice cura della poltrona, gli ordini chiedono una riforma mirata delle professioni.
Tuttavia, la sensazione più diffusa è che sia la destra che la sinistra abbiano gettato le basi per:
l'abolizione degli ordini;
l'istituzione delle associazioni riconosciute quali organismi certificatori della qualità continua dei soggetti iscritti;
l'abolizione del valore legale dei titoli di studio.

Al di là di ciò che viene pensato e detto da chi tutela evidentemente più sè stesso che i professionisti iscritti, trasformandoci in sensitivi, alla vigilia del nuovo governo cosa prevediamo che accadrà in proposito da qui alla fine della legislatura?

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Re: Il nuovo governo e le professioni...

Messaggioda Mike » 10/05/2008, 10:42

A mio avviso, per come sono strutturati e funzionano gli ordini professionali è molto meglio abolirli e di conseguenza abolire anche il valore legale del titolo di studio. Sono per altro certo che non se ne farà nulla, nè in questa nè in altra legislatura...
Michele Guetta

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Re: Il nuovo governo e le professioni...

Messaggioda Loris Batacchio » 11/08/2008, 16:00

Rispondo al sedicente "Marcantonio" che ha postato il seguente messaggio trascritto in rosso sul NG

Non riesco a individuare i vantaggi rispetto alla situazione attuale.
Il primo vantaggio è che verranno tolti dei privilegi inutili e dispendiosi. Il secondo -non secondario- è che non essendo ben chiaro a cosa servano ancora gli ordini professionali, si risponda ad una logica esigenza di chiarezza.

Però parlando con colleghi inglesi ed americani loro "sognano" un Albo perchè, mi dicono, il mercato da loro è un caos. Qualche anno fa fece scalpore in America quando da una ricerca della Oxford U. emerse che la gran parte degli Engineer di origine orientale assunti erano degli "Professional Engineer" (titolo simile al nostro "triennio professionale") o "Tecnician Engineer" (diplomati) ma che in USA potevano ricoprire (per equipollenza) incarichi simili ai loro Engineer.
Non conosco personalmente la situazione americana. La nostra proposta è infatti ispirata all'attuale sistema britannico (imitato un pò dappertutto) e ti posso assicurare che chi ha collaborato a stilare la bozza è cittadino italiano, vive e lavora nel Regno Unito, ha un' "UK Professional Qualification", ha trent'anni di esperienza, è iscritto all'albo dei periti industriali, sa come funzionano le cose e non è affatto del tuo parere.

Se invece mi dici di riformare (seriamente) gli Albi, qui sono d'accordo.
In quanto ai "papponi" seduti come presidenti, mi dicono che all'estero non è dissimile nelle varie associazioni.

Già ma, oltre a criticare gratuitamente, non dici come "riformare gli ordini" e quale sia la tua fonte di confronto con le "associazioni" a cui ti riferisci. Se per te "riformare gli ordini" vuol dire toglire loro lo status di "ente pubblico non economico", vuol dire di fatto abolirli ! Se alludi a quelle britanniche di associzioni, i "papponi" come li chiami tu, non possono perdurare la propria esperienza per più di un mandato presidenziale e, certo, non sarebbero possibili i "papati" tipicamente italiani.

3) Abolizione del valore legale dei titoli di studio.
Su questo sono d'accordo.

Meno male.

4) Divieto di usare il titolo di dottore per chi NON ha il dottorato di ricerca;
E perchè? Con le lauree magistrali (visto che non esistono all'estero) come Ti comporti? Ho letto anche la proposta, ma non ha senso.

Evidentemente siamo sintonizzati su frequenze provenienti da pianeti diversi.
Su Marte non lo so, ,ma con riferimento al sistema britannico la laurea magistrale esiste eccome!
Si chiama "Master", mentre quella triennale "Bachelor"...
Infatti lì (e in tutto il resto del mondo) il titolo di "doctor" (dottore) lo può utilizzare solo chi ha il PhD (dottorato di ricerca). Quale sarebbe la discriminazione che si verificherebbe in Italia?

In Europa e ne mondo esistono titoli vari anche per chi ha solo svolto un'attività.
E allora?

Gran parte del business delle associazioni estere si basa proprio su questo: rilascio di titoli! (vedasi http://www.theiet.org)
Per non parlare poi della confusione nei titoli:
http://it.wikipedia.org/wiki/Institutio ... _Engineers
http://en.wikipedia.org/wiki/Professional_Engineer
Per citarne alcuni.

Al tempo. La confusione, se c'è, non è nel sistema britannico che tu citi. Le insitutions inglesi, quelle vere, sono ben definite e riconosciute da leggi reali. L'attività professionale lì è libera ma i titoli professionali riconosciuti: CEng, IEng, EngTech sono ben protetti. Difficilmente chi deve fare un lavoro si rivolge a un "non qualificato". E poi la differenza la si deve vedere sul campo.

E poi non è vero che solo in Italia si può esercitare una professione tecnica se diplomati.
E chi ha mai detto il contrario?

Per quanto riguarda le casse, non mi sembra che Tu proponga qualche soluzione sostitutiva.
In definitiva la proposta non mi sembra vada nel senso di promuovere, incentivare e migliorare la figura dei tecnici professionisti.

Sei sicuro di aver letto la proposta? Secondo la nostra proposta le casse dovrebbero essere accorpate per affinità conservando la loro autonomia, ma riducendo anche in questo caso sprechi e poltrone inutili.
Il modo di stare a guardare e criticare il nuovo che spunta o è tipicamente italiano o di colui che teme di essere danneggiato.
Perciò fai anche la tua proposta, qui, possibilmente. Può darsi così che la tua sia migliore della nostra e che i "tecnici professionisti" vengano davvero incentivati e promossi.

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Petizione pubblica online abolizione ordini professionali

Messaggioda Oscar » 06/10/2009, 7:21

Ecco il link per visualizzare ed eventualmente sottoscrivere la petizione:
>Online petition - ABOLIZIONE ORDINI PROFESSIONALI

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Re: Il nuovo governo e le professioni...

Messaggioda flyblu » 25/01/2010, 15:18

Per professionisti e libero-professionisti si intendono coloro che, prima dell’entrata in vigore
della presente legge, erano iscritti agli albi professionali di cui al comma precedente.

Non sono d'accordo coloro che hanno sostenuto l'esame di stato e non si sono iscritti alle corporazioni andate a vedere quanti hanno fatto l'esame di stato da ingegnere e non si iscrivono alle corporazioni


e il professionista dove va??

Il titolo di "dottore" viene utilizzato esclusivamente dai titolari di diploma di dottorato di ricerca
ed assume l'abbreviazione "DR" da anteporre al proprio nome. I titolari di laurea e di laurea
magistrale possono utilizzare il titolo abbreviato "L" ed "LM", rispettivamente, da anteporre al
proprio nome. I titolari di diploma di liceo classico e scientifico, diploma di istituto tecnico,
diploma di qualifica professionale, diploma di istituto professionale, possono utilizzare i titoli
abbreviati di "dC", "dS", "dT", "dqP", "dP", rispettivamente, da anteporre al proprio nome.

dC= di Culo
dS =?
dT =?



"MI sa tanto di caos prepariamoci al peggio.."[/color]

provincia di residenza la richiesta
di attribuzione della Partita IVA tramite la quale si verrà identificati per le procedure
amministrative.

Pizzo allo stato

a) al regime previdenziale obbligatorio per chiunque, anche se dipendente con contratto a tempo
indeterminato;
b) alla sottoscrizione di una polizza di rischio civile professionale con copertura totale sulle attività
svolte e massimale non inferiore a 10 volte il fatturato dell'anno fiscale precedente. In caso di nuova
attività si può optare per il massimale più basso ferma restando la condizione della copertura totale
delle attività svolte.
2. Gli istituti e gli enti previdenziali preesistenti alla data di entrata in vigore della presente legge
rielaborano i propri statuti e i propri organi amministrativi in funzione delle nuove disposizioni di
cui alla presente legge e avanzano entro 90 gg. dalla data di entrata in vigore, proposte di fusione e
accorpamento a vantaggio dei liberi professionisti ai quali è data libertà di scelta, ancorché essi
siano o non siano soci di istituzioni professionali riconosciute.


Soldi da dare ad altri...


Poi mi devono spiegare uno se studia per cosa studia? abolire il valore legale e' la strada giusta??


Dunque io ripartirei con il dire che l'Italia non e' l'Inghilterra. E sicuramente qualche porcata viene fuori, io mi guarderei bene dal cambiare le cose, potrebbe accadere che cambiano in peggio.
Non vuol dire che copiare qualcosa dell'estero porti vantaggi, il 3+2 e' solo stato un vantaggio per le aziende e non per i giovani che studiavano e forse qualcuno rimpiange il 5 e non il 3+2.

Anche perche' chi a scritto il DPR328 non aveva molto le idee chiare e i risultati si vedono.

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Re: Il nuovo governo e le professioni...

Messaggioda Loris Batacchio » 27/01/2010, 8:40

flyblu ha scritto:Non sono d'accordo coloro che hanno sostenuto l'esame di stato e non si sono iscritti alle corporazioni andate a vedere quanti hanno fatto l'esame di stato da ingegnere e non si iscrivono alle corporazioni
..e un abilitato alla libera professione (anche da vent'anni), non iscritto all'albo o che non ha fatto un giorno di libera professione o di aggiornamento, secondo te cos'è? Un libero professionista?

flyblu ha scritto:dC= di Culo
Questa te la potevi risparmiare.

flyblu ha scritto:"MI sa tanto di caos prepariamoci al peggio.."
Ci siamo già nel caos.

flyblu ha scritto:Soldi da dare ad altri...
L'RC professionale è un esigenza etica dovuta al cliente oltre che una necessità professionale. Se un professionista non ce l'ha, è difficile, ma proprio difficile che riesca a lavorare per un ente pubblico o per un privato che abbia un pò di sale in zucca....
flyblu ha scritto:Poi mi devono spiegare uno se studia per cosa studia? abolire il valore legale e' la strada giusta??
Come dire: meglio che faccia carriera un incapace con la laurea che uno capace col solo diploma...

flyblu ha scritto:Dunque io ripartirei con il dire che l'Italia non e' l'Inghilterra. E sicuramente qualche porcata viene fuori, io mi guarderei bene dal cambiare le cose, potrebbe accadere che cambiano in peggio.
E' vero l'esatto contrario, dato che l'UK ha cercato di emulare il sistema corporativistico italiano, con risultati poco edificanti.
flyblu ha scritto:Non vuol dire che copiare qualcosa dell'estero porti vantaggi, il 3+2 e' solo stato un vantaggio per le aziende e non per i giovani che studiavano e forse qualcuno rimpiange il 5 e non il 3+2.
Non è l'estero. E' l'Europa. Dentro, o ci sei o non ci sei....

Nel NG, un post di un collega nel 1999, del quale non dirò volutamente il nome, aveva come oggetto: "Il peggior nemico dei periti industriali, è il perito industriale".
Mai frase fu così profeticamente azzeccata.
Su un aspetto siamo d'accordo: il 328 è un disastro, e non per quello che tu scrivi, ma solo ed esclusivamente perchè sono state coniate due tipologie professionali similari di cui una sola "blasonata" dalla laurea e, pertanto, in simbiotico contrasto l'una con l'altra.
Un esempio? Leggi questo articolo che, a scanso d'equivoci, non fa assolutamente parte del nostro ambiente virtuale:
http://mondoprofessionisti.comingonweb.it/sezione_s-6-lettere%20al%20direttore.html
A scriverlo è un ingegnere iunior. Non mi sorprenderebbe che sia/sia stato un perito industriale, magari ancora iscritto nell'albo, come molti nostri colleghi che hanno beneficiato di 120 e più cfu per arrivare alla laurea con meno di 10 esami. Ti assicuro che molti di questi (nostri ex... colleghi) la pensano alla stessa identica maniera. (E attenzione, sono soprattutto loro, gli iuniores e non i seniores). Un odioso "antisemitismo" professionale talmente cieco da individuare i peli dei periti industriali e non vedere il trave tipo che categorie assolutamente miopi della tecnica ingegneristica operano indisturbate nel settore degli impianti e dell'energia...
Non ti nascondo che anche noi, come FIDPI, partiti oltre un decennio fa in un gruppo di 20 colleghi entusiasti di proporre un servizio disinteressato alla categoria, ci siamo ritrovati con diversi "dott" e "dott ing" che, alla prima occasione di cancellare il proprio trascorso, lo hanno fatto senza troppi rimorsi ed oggi, probabilmente, sghignazzano leggendo da qualche parte che solo gli ingegneri potranno valutare il rischio elettrico negli ambienti particolari e, qundi, un giorno, anche collaudare quegli impianti...
Non so quanto durerà ancora il sistema ordinistico italiano, sentite pure le ultime dichiarazioni del Ministro della Giustizia, ma purtroppo so anche bene che il continuo affievolirsi delle nostre energie (di tutti i tipi) non farà durare ancora molto questa nostra risorsa gratuita (fidpi), per cui, dato anche l'assenza di rinnovamento o altri interessi, stiamo valutando concretamente l'ipotesi dolorosa di cedere il dominio a partner commerciali che ne potranno disporre per i loro fini.
Cos'ha fatto dunque il 328? Partorire ed allevare un potenziale nemico che è solo nella mente di chi non vuol vedere e soprattutto capire...

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Re: Il nuovo governo e le professioni...

Messaggioda flyblu » 27/01/2010, 16:46

Vediamo il mio Percorso ITIS Elettronica & Telecomunicazioni e chiedero l'abilitazione tramite esame di stato.
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